L'InterSvista è a cura dell'editrice Maria Grazia Russo. L'InterSvista può essere nociva per le persone affette dalla mancanza cronica di ironia.
Carissimo Fulvio è un piacere svolgere questa InterSvista con te! Innanzitutto perché tu, di fatto, non esisti! Di solito si parla di sdoppiamento della personalità, tu sei l’unico caso al mondo, anzi nell’intero sistema solare, di unione di due personalità diverse: Fulvio e Chiara. Allora non mi resta che iniziare con una domanda molto semplice....
Come vivete questa psicosi collettiva? (Si può definire così? Boh)
Cara Maria Grazia, anche per me è un vero piacere parlare con te. Però ti devo subito contraddire: io esisto, eccome se esisto! I romanzi che tu pubblichi ne sono la prova inconfutabile. Piuttosto sono loro, gli scribacchini, sì Chiara e Fulvio, che vivono un penoso stato psicotico: sono convinti di essere gli autori, pensa un po'! Quante volte li avrai sentiti dire che i loro stili si incastrano alla perfezione, che non sanno cosa ha scritto l’una e cosa l’altro, balle! C’è un solo stile. Il mio! La loro unica funzione è pigiare i tasti, cosa che a me riesce difficile fare da solo, in quanto sprovvisto di un corpo materiale.
Vabbè, ma ora fingiamo che siano davvero gli autori e lasciamo che rispondano alle prossime domande.
Oook la cosa si fa subito inquietante! Ma come si suol dire...assecondiamolo.
Dunque... ci potete raccontare cosa succede quando vi mettete alla tastiera, cioè indossate gli stessi abiti, in una sorta di Psyco dei tempi nostri? Dì la verità Fulvio che indossi i vestiti di Chiara....
Fulvio - Nego nella maniera più assoluta di indossare gli abiti di Chiara. Per quanto ci provi, non ci riesco. Mi vanno stretti. Certo, se in un prossimo futuro dimagrissi un po’…
Chiara - ...ti andrebbero corti! Mi secca ammetterlo, ma come non perdi occasione di sottolineare tu stesso, ti rendo venti centimetri.
Devo dire che è uno strano (ma intrigante) mondo quello degli scrittori e queste interSviste mettono in luce i lati più “particolari” (li vogliamo chiamare così?) della vostra personalità. Ma a questo proposito anche i personaggi dei vostri libri sono spesso un po’ bizzarri. È una scelta consapevole oppure non ve ne siete resi conto?
Avremmo voluto avere a che fare con personaggi equilibrati, posati, insomma tipi normali. Invece, ci siamo ritrovati questi individui bizzarri, eccentrici e stravaganti. Noi non c’entriamo, sono loro che hanno voluto così! Per di più, non sono mica tanto facili da trattare: tu gli vuoi far dire una cosa e loro ne dicono un’altra, vuoi farli andare di qui, e loro vanno di là. Insomma, è una faticaccia portare avanti la storia in questo modo!
Ce ne potreste descrivere qualcuno?
Ma certo! Così finalmente possiamo dirgli in faccia cosa pensiamo di loro!
Commissario Sanfilippo, sei il capitano del trio investigativo. Come tutti i capitani che si rispettino, sei un profondo conoscitore della natura umana: capisci sempre se qualcuno è colpevole oppure no.
Vittorio, non te la prendere, ma un po’ antipatichello lo sei, con quelle arie da principino! E per di più ti sei imboscato nel negozio di scarpe di quel pover’uomo di tuo padre. Ma ti perdoniamo, in fondo sei un fine pensatore e il tuo contributo è sempre decisivo.
Sandro, tu strambo sai di esserlo, e lo rivendichi! Perché altrimenti indosseresti quelle coppole strampalate? Attento, Fulvio le adora, prima o poi te ne ruba qualcuna! È grazie alla tua implacabile curiosità che le storie vanno avanti spedite fino alla fine.
Arpa e Violoncello: siete i nostri preferiti!
Voi ambientate tutti i romanzi a Torino, e trattandosi di gialli, ci sono morti che spuntano da ogni dove... Ma che vi ha fatto di male la vostra città?
Tanto per cominciare, è grigia e nebbiosa!
E poi è piena di angoli dove un cadavere è molto decorativo e di finestre dietro le quali, all’ora di cena, si consumano deliziosi delitti. Anche Dario Argento e Fruttero&Lucentini la pensavano così.
Molto curioso il titolo del secondo romanzo I Diavoli di San Lorenzo, perché San Lorenzo è proprio una chiesa di Torino giusto? Ma allora che c’entrano i diavoli?
C’entrano i diavoli, anzi, sono già dentro! Se entrate anche voi nella chiesa, vi basterà alzare lo sguardo verso la cupola e vi troverete otto ghigni che vi osservano dall’alto malevoli. Affascinante e anche un po’ inquietante. Come Torino.
C’è un autore da cui traete ispirazione, o in cui vi rispecchiate maggiormente?
Fulvio Di Chiara - Da me stesso, chi altri?
Fulvio - I miei maestri sono Stephen King e Andrea Camilleri, insuperabili!
Chiara - Ispirazione, espirazione, traspirazione, ispirazione… scusa, stavo facendo un po’ di allena-mente. Ispirazione: faccio entrare tutto quello che leggo, anche le barzellette della settimana enigmistica; espirazione: butto fuori le ovvietà, le lungaggini, le ripetizioni, le ripetizioni, le ripetizioni… traspirazione: elaboro quel che rimane. Sto leggendo un romanzo di Alessandro Bergonzoni, mi sa che mi ha sta influenzando. Etcì!
Siete ormai giunti al vostro terzo romanzo in pubblicazione proprio in questi giorni. Si tratta di Sceneggiatura per un delitto, di cosa parla questo nuovo romanzo? E i personaggi sono sempre gli stessi che ritroviamo nei primi due?
Fulvio - Il terzo romanzo rappresenta un nostro sogno che si avvera: commettere un delitto sul palcoscenico di un teatro. È stato elettrizzante!
Francamente, volevamo liberarci dei personaggi dei primi romanzi, però da soli non riuscivamo a capire non solo chi era l’assassino, ma neppure chi era il morto! Li abbiamo dovuti supplicare di tornare per darci una mano.
Chiara - Ti dico solo che a un certo punto ci siamo trovati con lo pseudonimo che ovviamente fa sentire la sua ingombrante presenza, con Sanfilippo, Sandro e Vittorio che prendono iniziative personali, con gli attori del teatro che interpretano degli altri personaggi diversi da loro stessi, con Arpa e Violoncello a saltare e abbaiare rumorosamente, insomma, una psicosi molto collettiva!
Ringrazio di cuore Chiara Nervo e Fulvio Tango per essersi prestato a questa InterSvista. Domande fuori luogo. Il loro romanzo Sceneggiatura per un delitto è disponibile in libreria, su Amazon in formato cartaceo e ebook, nonché kindle unlimited, e su tutte le piattaforme online.
Scopri di più (le cose serie stavolta) su Fulvio Di Chiara. Se siete curiosi potete dare un’occhiata al nostro catalogo presente sul sito.
Se invece volete azzardarvi a conoscerci di persona... ecco le fiere a cui abbiamo già dato conferma per il 2025, ma il calendario si aggiorna costantemente!
Fiera del libro, del fumetto e dell'irrazionale
Roma, 22 e 23 febbraio 2025
Narratori dell'ignoto
Presso La Casa dei Giochi in via Sant’Uguzzone 8
Milano, 29 e 30 marzo 2025
Salone Internazionale del libro
Presso Lingotto Fiera
Torino, dal 15 al 19 maggio 2025
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